PUNICA GRANATUM- approfondimento

PUNICA GRANATUM (Acido ellagico)

Antiossidante
Ministero della Salute (decreto 9 luglio 2012, aggiornato con decreto 27 Marzo 2014)

La Punica granatum (Melograno) è una pianta della famiglia delle Punicaceae (o Lythraceae secondo la classificazione APG), originaria di una regione geografica che va dall’Iran alla zona himalayana dell’India settentrionale, e presente sin dall’antichità nel Caucaso e nell’intera zona mediterranea. Si usano, per le proprietà medicinali, la corteccia delle radici prelevata in primavera o in autunno, e la scorza dei frutti raccolta in autunno, ricche di tannino, tagliate a pezzetti e fatte essiccare all’aria. Il succo di melograno è ancora più ricco di antiossidanti e flavonoidi (Resveratrolo) del vino.
Il Succo del frutto è potente antiossidante, antibatterico e anticancerogeno ricco di acido ellagico: L’Università di Los Angeles ad esempio ha scoperto che un bicchiere di succo di melagrana contrasta il tumore grazie all’acido ellagico accelera l’apoptosi (il suicidio delle cellule malate).
I principi attivi, funzionali del frutto del melograno sono le sue sostanze fenoliche, in particolar modo l’acido ellagico. Tra gli altri fenoli presenti bisogna ricordare: delfinidin 3-glucoside, delfinidin 3,5-glucoside, cianidin 3-glucoside, cianidin 3,5-diglucoside, cianidin 3-glucosio, pelargonidin, delfinidin, cianidin 3,5-diglucoside, delfinidin 3-glucoside.
Proprio grazie all’acido ellagico e alle sostanze fenoliche contenute nella Punica Granatum gli Autori hanno potuto dimostrare che il suo succo ha un’azione preventiva nei confronti dell’insorgenza dell’arterosclerosi.
Uno studio dell’Università di Napoli e di Los Angeles ha scoperto che mette fuori combattimento due geni (Elk-1 e p-Jun) che permettono la formazione delle placche nelle arterie, le stesse placche che possono ostruire i vasi sanguigni.
Studi più recenti hanno dimostrato che il succo del melograno e l’olio ricavato dai semi possiedono un potere antiossidante paragonabile a quello del BHT (dell’idrossianisolo butilato) e del thè verde.
L’acido ellagico interagisce infatti su alcune reazioni chimiche del metabolismo cellulare chiamate in causa nello sviluppo del tumore.
Gli studi israeliani tenutisi negli anni ’90 hanno evidenziato queste proprietà prima insospettate e quindi in questo ultimo decennio il melograno è stato oggetto di studio e contemporaneamente di un enorme successo commerciale anche negli USA e più di recente in Europa, proprio perchè considerato un frutto potentemente benefico per la salute generale e attivo contro i processi di invecchiamento cellulare. In particolare si è evidenziato in vivo come il mix di composti del succo di melagrana prevenga i problemi cardiovascolari combattendo l’ipertensione, riducendo l’aggregazione piastrinica e l’ossidazione delle lipoproteine LDL e HDL. In altri studi sull’estratto del succo si è posta in rilievo l’attività antiproliferativa che agisce contro lo sviluppo di alcune linee cellulari tumorali. In particolare gli ellagitannini contrastano il processo aterosclerotico interagendo direttamente con le LDL impedendone l’ossidazione, inoltre evitano la perossidazione lipidica dei macrofagi che rispondono al processo infiammatorio dell’ossidazione delle LDL fagocitandole e pertanto si trasformano nelle pericolose cellule schiumose (foam cells) che contribuiscono alla crescita della placca aterosclerotica.

STUDI CLINICI

Le prime pubblicazioni di ricerche in merito all’Acido Ellagico, risalgono ai primi anni settanta, mentre i primi studi approfonditi risalgono agli anni novanta

  • L’Istituto Hoolings per lo Studio del Cancro presso l’Università di Medicina della Carolina (USA), ha portato a termine uno studio condotto in doppio cieco sull’Acido Ellagico, coinvolgendo 500 pazienti affetti da cancro cervicale. Dopo nove anni di studi è stato evidenziato che l’Acido Ellagico provoca un arresto entro 48 ore del ciclo cellulare nella fase G, ciò significa che l’attività mitoticancerogena di divisione cellulare incontrollata viene inibita e bloccata. Inoltre, entro 72 ore induce la morte fisiologica delle cellule (apoptosi) nei tumori ai polmoni, al pancreas, all’esofago, alla pelle, al colon e alla prostata.
  • Un’ulteriore ricerca ha evidenziato come l’Acido Ellagico prevenga la distruzione del gene p53, responsabile della salvaguardia dell’attività mutagena nelle cellule cervicali. E’ stato clinicamente osservato che l’Acido Ellagico è in grado di inibire la formazione di legami tra sostanze cancerogene e DNA. Questa sua attività di contrasto nei confronti dell’interazione tra sostanza cancerogena e DNA stesso può avvenire sia attraverso la creazione di un legame diretto tra sostanza cancerogena ed Acido Ellagico, rendendo il cancerogeno inerte o inattivo, sia intervenendo nei meccanismi di sintesi di aduttori del DNA sia mettendosi nei siti altrimenti occupabili ca cancerogeni o mutageni, non consentendone così l’esplicazione dell’attività cancerogena.
  • L’inibizione della carcinogenesi da parte dell’Acido Ellagico è stata dimostrata perlopiù in studi condotti in vitro, in laboratorio, soprattutto in modelli animali su tessuti e organi, quali ad esempio: esofago, colon, fegato e polmone.
  • Test clinici hanno dimostrato che l’attività anticancerogena dell’Acido Ellagico si esplica su vari fronti: in quanto fenolopossiede numerose proprietà che lo rendono in grado di interagire con molteplici aspetti del metabolismo cellulare che svolgono un ruolo cruciale nello sviluppo e nella diffusione del tumore.
  • Uno studio triennale su pazienti aterosclerotici con stenosi carotidea ha evidenziato una riduzione della placca aterosclerotica e una riduzione della pressione sanguinea sistolica. L’attività antitumorale dell’acido ellagico è stata rilevata su modelli animali e in particolare su organi e tessuti come i polmoni, la pelle, il fegato e l’esofago, mentre nell’uomo l’efficacia del succo di melograno è stata dimostrata in uno studio clinico su pazienti affetti di cancro alla prostata. Quest’ultimo studio, della durata di tre anni, ha coinvolto 50 soggetti di età compresa tra 65 e 70 anni, nei quali si è potuto constatare che il melograno è in grado di prolungare il tempo di raddoppio del PSA (Prostatic Specific Antigen) che è il marker biologico della condizione patologica della prostata.

BIBLIOGRAFIA

  • Int J Oncol.2008 Feb;32(2):475-80. Ellagitannin-rich pomegranate extract inhibits angiogenesis in prostate cancer in vitro and in vivo. Sartippour MR1,Seeram NPRao JYMoro AHarris DMHenning SMFirouzi ARettig MBAronson WJPantuck AJHeber D.
  • Bioorg Med Chem Lett.2007 Jun 15;17(12):3426-30. Epub 2007 Mar 30. Annonaceous acetogenin mimics bearing a terminal lactam and their cytotoxicity against cancer cells. Liu HX1, Huang GRZhang HMWu JRYao ZJ.
  • 2003 Jan 3;9(1):282-90. Studies on mimicry of naturally occurring annonaceous acetogenins: non-THF analogues leading to remarkable selective cytotoxicity against human tumor cells. Zeng BB1, Wu YJiang SYu QYao ZJLiu ZHLi HYLi YChen XGWu YL.
  • Invest New Drugs.2005 Mar;23(2):121-2. Pomegranate (Punica granatum) pure chemicals show possible synergistic inhibition of human PC-3 prostate cancer cell invasion across Matrigel. Lansky EP1, Harrison GFroom PJiang WG.
  • J Nutr Biochem.2004 Nov;15(11):672-8. In vitro anti-proliferative activities of ellagic acid. Losso JN1, Bansode RRTrappey A 2ndBawadi HATruax R.
  • Cancer Trends Progress Report. Fruit and Vegetable Consumption. 2007
  • Heber, D. What color is your diet? The 7 colors of health. Collins. 2001. Chan JM et. al., Role of diet in prostate cancer development and progression. J. of Clinical Oncology. 2005: 23(32):8152-8159.
  • Kirsh, VA et al., Prospective Study of Fruit and vegetable Intake and Risk of Prostate Cancer. JNCI. 2007; 99(15):1200-09
  • Langley P. Why a pomegranate? BMJ. 2000; 321:1153–1154.
  • Leppert JT and Pantuck, AJ. Pomegranate and Prostate Cancer Chemoprevention. Pomegranates: Ancient Roots to Modern Medicine. Boca Raton: CRC Press, Seeram N, Schulman R, Heber D, eds; 2006:31-43.
  • Newman, RA and Lansky, EP Pomegranate the most medicinal Fruit. Basic Health Publications, Inc. 2007.
  • Lansky, EP and Newman, RA. Punica granatum (pomegranate) and its potential for prevention and treatment of inflammation and cancer.
  • Ethnopharmacology. 2007; 109:177-206 diabetic patients on serum and macrophages. Atherosclerosis. 2006; 187:363–371.
  • Ignarro, LJ et. al., Pomegranate juice protects nitric oxide against oxidative destruction and enhances biological actions of nitric oxide. Nitric Oxide.2006; 15:93-102.
  • Tabac et peau. Biver-Dalle et al. Annales de dermatologie et de vénérologies, 137: 568-572.
  • Tabacco smoke causes premature skin aging. Morota A. J dermatol Sci, 48: 169-123. 2007.
  • Smoker’s wrinkles: epidemiological and pathogenic considerations. Francès C. ClinDermatol, 16: 565-570. 1998.
  • Cutaneous effects of smoking. Freiman A et al. J Cutan MedSurg, 8: 415-423.
  • Anti-wrinkle activity of Platycarya strobilacea extract and its application as a cosmeceutical ingredient. Kim YH et al. J Cosmet Sci., 61(3): 211-24. 2010.
  • Pomegranate as cosmeceutical source: Pomegranate fractions promote proliferation and pro collagen synthesis and inhibit matrix metalloproteinase-1 production in human skin cells. Aslam MN et al, 103(3): 311-318. 2006.
  • Ellagic and Tannic Acids Protect Newly Synthesized Elastic Fibers from Premature Enzymatic Degradation in Dermal Fibroblast Cultures. Felipe Jimenez et al. Journal of Investigative Dermatology, 126: 1272–1280.
  • Strong antioxidant activity of ellagic acid in mammalian cells in vitro revealed by comet assay. Festa F et al. Anticancer research, 21: 3903-3908. 2001.
  • Involvement of lipid peroxidation in necroisis of skin flaps and its suppression by ellagic acid. Ashoori F et al. Plast Reconstr Surg, 94(7): 1027-1037. 1994.
  • A simple experimental method to study depigmenting agents. Abella ML et al, Int J Cosmet Sci, 29(4): 311-317. 2007

 

Quanto proposto è ad esclusivo scopo informativo e non sostituisce il medico a cui bisogna rivolgersi per i problemi relativi alla salute.